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Le ruote con sensori di pressione

A partire dal modello Laguna II Renault ha equipaggiato alcuni modelli di auto del sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici, composto essenzialmente da specifiche valvole all'interno dei cerchioni, da un sistema elettronico di rilevazione dei valori di pressione misurati da ognuna di esse e da una specifica area del quadro strumenti riportante le informazioni e gli avvisi gestiti dal sistema.

Nonostante la sostanziale efficienza del sistema non di rado accade però che alcuni utenti richiedano verifiche sul sistema di sorveglianza della pressione degli pneumatici considerato difettoso in quanto indicante una anomalia inesistente o attribuita ad uno pneumatico diverso da quello effettivamente in avaria.

In realtà si tratta quasi sempre di una segnalazione corretta in un sistema manomesso.

Cercheremo di chiarire meglio .

Intanto le informazioni base.

Le valvole elettroniche sono associate ai cerchioni e non agli pneumatici ma la ruota di scorta, se l'auto ne è equipaggiata, ne è sprovvista.

A partire dal modello Clio III i dispositivi hano subito una evoluzione che li ha resi capaci di individuare autonomamente la posizione di ogni ruota rispetto al veicolo e, a conferma della premessa, è molto raro che i veicoli (non tutti quelli prodotti dopo la Clio III) con sistemi di questo tipo siano oggetto di lamentele riguardanti il loro funzionamento.

I veicoli, quindi, con sistemi dotati della capacità sopradetta, la "localizzazione automatica", sono (ultimo modello presentato alla data odierna: Laguna GT):

- Clio III (New Clio)
- Koleos
- Megane III (New Megane)


Le considerazioni che seguono quindi ri riferiscono solo ai veicoli dotati di sistema di rilevazione della pressione degli pneumatici ma non compresi nell'elenco di cui sopra.

Limitatamente ad essi, quindi, gli pneumatici possono essere sostituiti senza dar luogo a false segnalazioni di errore solo se ogni cerchione sul quale essi sono installati tornerà nella sua posizione originale.

Per alcuni veicoli è possibile memorizzare due distinti gruppi di ruote, quindi otto cerchi e relative valvole elettroniche (un gruppo verrà memorizzato come normale e l'altro dovrà essere necessariamente memorizzato per utilizzo da neve ).

Esistono più tipi di valvole elettroniche, ma il sistema più semplice tiene conto di quattro parametri fondamentali: la pressione (in due livelli), la posizione, la velocità, l'utilizzo .

- La pressione: i due livelli previsti si riferiscono alle pressioni prescritte per bassa ed alta velocità (sopra o sotto 120 Km/h).

- La posizione: la pressione ha differenti valori standard a seconda che una ruota sia installata sull'assale anteriore o su quello posteriore.

- La velocità: viene presa in considerazione per valutare quale tolleranza prendere a parametro a seconda della marcia del veicolo e per valutare quindi se uno specifico livello di pressione o la sua inevitabile variazione sono accettabili per ogni ruota nella posizione che le è stata assegnata in fase di memorizzazione.

- Il tipo di utilizzo: Normale o Neve, con soglie di tolleranza e di allarme differenti fra i due tipi.


Quindi, se per ottimizzare il consumo dei pneumatici, si scambiano le ruote tra gli assi anteriori e posteriori, occorre far anche eseguire la rimemorizzazione della loro nuova posizione, per evitare ingiustificate segnalazioni di allarme da parte del dispositivo di sorveglianza della pressione.

Il motivo sta nel fatto che, pur con lievi differenze di funzionamento tra modello e modello RENAULT®, il sistema è progettato per monitorare la pressione dei pneumatici tenendo conto non solo della posizione di ognuno di essi sull’auto ma anche della velocità alla quale il veicolo è di volta in volta utilizzato e, per alcuni modelli, anche della temperatura raggiunta dal pneumatico, oltre ad alcune differenti strategie a seconda che si tratti di pneumatici normali o da neve.

E’ infatti evidente che un livello di pressione leggermente basso può essere tollerato per un utilizzo dell’auto a basse velocità ma può diventare pericoloso se le velocità aumentano notevolmente, per rischio di surriscaldamento e scoppio.

1Se quindi, in sistemi di prima generazione senza localizzazione automatica, un pneumatico correttamente gonfiato per essere utilizzato sull’assale anteriore, supponiamo per utilizzo autostradale, viene spostato sull’assale posteriore e la sua pressione viene quindi corretta in base alla nuova posizione assegnatagli ma il modulo di controllo non viene informato della nuova situazione, esso potrà segnalare, nel suddetto utilizzo autostradale, che una o entrambe le ruote anteriori presentano una pressione insufficiente, mentre esse sono in realtà posizionate sull’assale posteriore e la loro pressione potrebbe invece essere considerata corretta.

In sintesi il problema nasce dal fatto che questa generazione di sistemi di controllo non ha alcun modo per verificare su quale asse è montato ogni pneumatico; esso parte dal presupposto che alla ruota contenente la valvola che chiameremo “A” è stata assegnata in fase di memorizzazione la posizione, ad esempio, posteriore sinistra e quindi verifica se, in base alla sua posizione ed alle condizione di velocità, la sua pressione può essere ritenuta conforme o meno.

Dobbiamo innanzitutto sapere che che il dispositivo tollera pressioni inferiori a quella prevista sino ad una soglia massima di 0,6 Bar.

Inoltre in alcuni modelli di auto la differenza tra le pressioni di gonfiaggio tra l’asse anteriore e quello posteriore può raggiungere, appunto, i 0,6 Bar.


Prendiamo come esempio estremo una Vel Satis V6 Diesel 24 valvole.

Per questo modello, con pneumatici 245/45 R 18 la pressione autostrada prevista è di 2,6 bar all'anteriore e 2,0 al posteriore e supponiamo di aver scambiato le ruote fra i due assali e di averne quindi regolato nuovamente la pressione senza aver però eseguito la memorizzazione della loro nuova posizione.

E' ora evidente che allorquando la ruota inizialmente destinata all’assale anteriore, dato che verrà considerata ancora installata in quella posizione, invierà al sistema di controllo il suo valore di pressione di 2,0 Bar, verrà valutata, poichè di 0,6 Bar più bassa di quella di progetto per l'assale anteriore, al limite della soglia di pressione minima ed esso emetterà quindi un segnale di allarme mentre, in realtà, se il sistema fosse stato informato della nuova posizione di quel pneumatico sull’assale posteriore, esso avrebbe considerato il valore di pressione presente largamente entro la tolleranza ammessa, senza emettere inutili segnalazioni.

Ma c’è dell’altro.

Immaginiamo di essere avvertiti di un calo di pressione ad un pneumatico posteriore ma le condizioni del traffico o altre valutazioni individuali ci fanno ritenere che, trattandosi di un pneumatico posteriore, possiamo ancora proseguire la marcia per fermarci con calma più avanti; se precedentemente abbiamo scambiato le ruote fra gli assi senza far seguire l’operazione da una opportuna memorizzazione, la ruota parzialmente sgonfia sarà in realtà una anteriore, con ben altre conseguenze sulla sicurezza di guida.

In sintesi lo scambio dei pneumatici senza rimemorizzazione delle nuove posizioni vanifica ogni utilità del sistema perchè esso sarà stato ingannato mettendolo involontariamente in condizione di inviarci false segnalazioni.

Alla luce di queste osservazioni è per questo motivo che, diversamente da quanto generalmente descritto nel libretto i uso e manutenzione del veicolo, non si può fare affidamento sul codice dei colori associati alla posizione di ogni singola ruota (evidentemente non presenti, perchè inutili, nei veicoli dotati di "localizzazione automatica").

I colori potrebbero anche corrispondere alla posizione standard inzialmente assegnata (Anteriore Destro: Giallo; Posteriore Destro: Nero; Posteriore Sinistro: Rosso; Anteriore Sinistro: Verde) ma le ruote potrebbero essere state scambiate tra loro più volte e se la rimemorizzazione non è stata effettuata ogni volta, potremmo trovarci, per ogni posizione, con un anello colorato giusto e pressione pneumatico corretta ma posizione memorizzata scorretta nel modulo di controllo.

Essi possono risultare utili solo nel caso in cui le ruote complete vengano riposte per essere momentaneamente sostituite da altre, ad esempio da neve.

Indipendentemente dalle impostazioni standard, sarà sufficiente, prima di compiere questa operazione, annotare il colore dell'anello della valvola di ogni ruota in relazione alla posizione attuale.

Al momento di rimontare le ruote originali si potrà riposizionare ognuna al suo posto e verificarne la pressione di gonfiaggio senza doversi recare in assistenza per la rimemorizzazione della loro posizione.

In caso quindi di sostituzione degli pneumatici sarà sufficiente rimettere ogni cerchio
nella sua posizioni iniziale per non aver problemi di errate segnalazioni.

In caso invece di loro scambio tra gli assi fate sempre eseguire la rimemorizzazione della loro posizione sul veicolo oppure assicuratevi che essa sia stata correttamente eseguita.



Ruote.
Non a caso utilizziamo questo termine, perchè intendiamo il complessivo cerchione/pneumatico.
E' infatti la posizione del cerchione e la memorizzazione della sua valvola a determinare la correttezza di funzionamento del sistema.
Caso diverso è quindi quello di sostituzione o smontaggio del solo pneumatico senza modifica della posizione del cerchione.
In questo caso non vi sarà nessuna falsa segnalazione di anomalia.



























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